Ad un grado di bassa attivazione (ipoattivazione) il livello della prestazione è basso: l’atleta, si dice in gergo, che è “scarico”; può darsi che non sia motivato, o che si senta distaccato, comunque fa fatica a concentrarsi, a entrare nella gara. L’atleta può vivere sensazioni di stanchezza e impotenza (è inutile tentare tanto non ce la faccio).
Man mano che l’attivazione cresce, la prestazione migliora, fino a raggiungere il massimo corrispondente al vertice della U rovesciata (stato di flow). L’organismo è ricco di energia, il tono muscolare è ad un livello ottimale per conferire forza, precisione ed efficienza al gesto. L’atleta sperimenta un adeguato livello di stress (eustress) e ansia, sente di controllare le proprie azioni, vive un generale senso di benessere ed auto-efficacia, non è disturbato dai propri pensieri poiché è completamente concentrato sulla sua attività.
Infine, quando l’attivazione sale ulteriormente (iperattivazione), la prestazione comincia a scadere: il tono muscolare è salito eccessivamente (tensione e rigidità muscolare) e interferisce con il gesto, provocando perdita delle coordinazioni fini e diminuzione della fluidità del movimento. L’atleta può presentare tachicardia, sudorazione, innalzamento della pressione arteriosa, affaticamento precoce. Sul piano emotivo sperimenta elevati livelli di ansia e stress e scarso controllo delle reazioni emotive (scatti di rabbia). A livello cognitivo, infine, può mostrare una diminuzione dell’attenzione e della concentrazione e invasione di pensieri interferenti, catastrofici e di fallimento.
L'esecuzione migliore pertanto si realizzerebbe ad un livello intermedio di arousal che può essere identificato con quella parte utile di ansia e stress che consente una preparazione ottimale dell'azione.
Di conseguenza, se un atleta prima della gara è già in una condizione di forte eccitazione emotiva (livello elevato di ansia e stress), con intensa attivazione, anche un moderato aumento dell'arousal risulta eccessivo.
Se, viceversa, l'atleta è più tranquillo e meno emozionato, sarà in grado di tollerare un più alto livello di arousal senza ricadute negative sulla prestazione.