Gli effetti dello stalking hanno delle pesanti ripercussioni sul benessere psicologico della vittima che sovente si trova inerme ed indifesa. Dal momento che non tutte le situazioni di stalking sono uguali, non è possibile generalizzare facilmente sulle modalità di difesa che devono essere adattate alle circostanze e alle diverse tipologie di persecutori.
È però possibile mettere in atto alcuni accorgimento che possono aiutare la vittima a proteggersi in modo più efficace e, contemporaneamente, scoraggiare lo stalker.
- Innanzitutto è necessario prendere consapevolezza del problema il prima possibile. A volte, invece, si tende a sottovalutare il rischio e a non prendere le dovute precauzioni come, per esempio, informarsi sull'argomento e adottare dei comportamenti tesi a scoraggiare fin dall'inizio comportamenti di molestia assillante.
- In alcune circostanze, di fronte ad una relazione indesiderata, è necessario "dire no" in modo chiaro e fermo, evitando posizioni intermedie che potrebbero rinforzare i comportamenti persecutori dello stalker.
- Quando si esce di casa bisognerebbe evitare di seguire sempre gli stessi itinerari e di fermarsi in luoghi isolati e appartati.
- In caso di molestie telefoniche bisognerebbe dotarsi di una seconda linea e utilizzare progressivamente solo quest'ultima.
- Evitare di convincere il molestatore ragionando con lui e/o evitare di rispondergli con rabbia. Queste reazioni, infatti, rischiano di incrementare le sue persecuzioni. Piuttosto essere chiari e decisi fin dall'inizio rispondendo con un secco "no".
- È sempre bene tenere un diario per riportare e poter ricordare gli eventi più importanti che potrebbero risultare utili in caso di denuncia. È opportuno raccogliere più dati possibili sui fastidi subiti, per esempio, conservare eventuali lettere o e-mail a contenuto offensivo o intimidatorio.
- In caso di emergenza chiedere aiuto ad un numero di pronto intervento, come il "112" o il "113" o rivolgersi al più vicino Comando Carabinieri o Commissariato di PS.